venerdì 3 maggio 2013

Weekend toscano

Partenza alle 12.00 da Senago e senza un filo di traffico, con una sosta veloce per un panino vicino a Massa, alle 16 in punto siamo a Serravalle Pistoiese.
 





Ci accoglie una gentile signora, la quale ci mostra la camera e ci fa accomodare, poi più tardi arriva Lisa, che gestisce l'attività e dopo un breve check in e qualche veloce informazione ci lascia liberi. La Fattoria Le Poggiola è un tranquillo angolo di campagna ritagliato tra boschi e colline, unico piccolo difetto la vicinanza con l'autostrada, e dico piccolo non perché l'autostrada sia piccola ma perché quel paio di centinaia di metri tra collina e uliveti ne fanno quasi dimenticare la presenza.
Antica dimora con cantina e tinaia, la fattoria dispone di alcune camere per gli ospiti, di una bella piscina con vista sul vigneto e di una sala di ristoro accogliente, dove in un'atmosfera d'altri tempi è possibile pranzare o cenare oltre che fare colazione. Ci sono una cantina dei vini, un ufficio che funge da reception e un comodo parcheggio proprio all'ingresso.
Bene, andiamo subito a sdraiarci a bordo piscina, dove 2 lettini da spiaggia fanno perfettamente al caso nostro. Unìco neo, la piscina è senza acqua, però è comprensibile, è il 3 di maggio e con tutta la pioggia che ha caratterizzato la stagione la manutenzione ne ha risentito un po'.


Ci sdraiamo quindi al sole e ci facciamo un bel pisolino.
Poco prima delle 19 torniamo in stanza, una doccia e usciamo per cena. Stasera abbiamo deciso di andare a Pistoia, che dista una decina di km dalla Fattoria.
Troviamo subito parcheggio in piazza San Lorenzo, di fronte al ristorante dove abbiamo deciso di andare a cena, il Baldo Vino; Taty entra e prenota per le 21, nel frattempo facciamo un giro in piazza del duomo, entriamo a visitare la bellissima cattedrale e ci fermiamo al Caffé La Corte per un aperitivo veloce. Il locale è ben frequentato e vivace, il buffet abbastanza ricco e vario, ti servono velocemente e in una bella atmosfera dovuta anche al cortiletto all'interno del palazzo d'epoca in cui si trova il bar.









 

Bevuto il nostro aperitivo torniamo al ristorante che si trova lì vicino e ceniamo. Taty opta per il pesce e prende un cestino di gamberi di fondale fritti, ottimi ma un po' abbondanti, e la calamarata di Grignano con scampi, gamberetti e asparagi, anch'essi ottimi. Io invece mi butto sulla carne con i paccheri al ragù di vitello e per secondo un fantastico lampredotto alla fiorentina!
Due passi dopo cena ancora in centro dove un gruppo suona live nella piazza del circolo arci e poi torniamo alla fattoria per la notte.

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