martedì 6 settembre 2016

Tour in moto tra passi e ghiacciai

Sabato d'agosto, temperatura non troppo bollente e cielo azzurro, giornata ideale per fare un bel giro in moto.
Dove andare? La montagna con le curve delle strade dei passi e i paesaggi da ammirare è la meta adatta. Il primo posto che mi viene in mente è Livigno, ottima occasione per fare anche un po' di acquisti di alcol e tabacco. Ma la strada principale non è abbastanza panoramica, bisogna aggiungere qualche variante per rendere il tragitto più interessante. Eccomi quindi a studiare il percorso, l'idea è di cercare un itinerario che mi permetta di fare un percorso all'andata e uno diverso al ritorno. L'idea è di fare qualche passo alpino prima di arrivare a Livigno e tornare dalla Svizzera. Le alternative sono Stelvio e Gavia. Guardando la cartina mi rendo conto che facendo prima il Mortirolo e poi il Gavia ho il percorso giusto per andare verso Livigno. Ecco trovato quindi l'itinerario giusto:


Partenza da Senago e poi in ordine: Mortirolo – Gavia – Foscagno- Forcola – Bernina – Maloja, totale km 500 circa.




Si parte la mattina sul presto verso le 8:30, va bene presto ma non troppo. Il primo tratto di strada è composta dalla Milano Lecco per poi proseguire verso Colico e poi Tirano, il panorama dopo Lecco inizia a farsi interessante, anche se nulla in confronto a quello che verrà dopo. Questo tratto scorre via tranquillo, unico inconveniente qualche pattuglia dei Carabinieri a cui prestare attenzione. Subito dopo Tirano inizia la parte interessante del tour, il primo dei passi è il Mortirolo, si trovano le indicazioni a Mazzo in Valtellina. Il passo famoso per le arrampicate del Pirata, che viene ricordato con una dedica su una parete di uno dei tanti tornanti che portano al passo. Arrivati in alto il panorama è composta da pascoli di montagna, le curve dei tornanti sono strette.




Giusto il tempo di un paio di foto e si scende verso Ponte di Legno, la strada è un susseguirsi di curve e tornanti, quando le curve non sono troppo strette c’è da divertirsi.
Passato Ponte di Legno si sale verso il Gavia, qui la strada è fantastica, si sale verso il passo a quota 2600mt passando per tornanti e paesaggi quasi surreali. Dopo un paio di soste per qualche foto si arriva al rifugio Bonetta, punto di ritrovo di ciclisti e motociclisti.






Da qui si gode della vista del ghiacciaio e di un laghetto di alta montagna. Il rifugio è il posto giusto per pranzo, cervo in salmi con polenta e un quartino di vino rosso.
Dopo il pranzo si riparte, direzione Livigno passando per Santa Caterina Valfurva e Bormio, anche questo tratto di strada si rivela pieno di curve e panorami da cartolina. Passato Bormio si sale verso il passo del Foscagno per poi arrivare a Livigno e fare una passeggiata per il centro affollato. La strada che porta a Livigno dopo aver passato il Foscagno è un altro tratto in cui guidare è un vero piacere. Dopo aver fatto un giro per il centro e fatto un po’ di shopping arriva il momento di tornare in sella.
Prossima tappa passo Bernina in Svizzera, famoso per il trenino rosso che passa vicino al ghiacciaio. Quindi da Livigno si segue la direzione del passo Forcola, la strada continua con curve non troppo impegnative e divertenti. Si passa quindi il confine Svizzero e si prosegue verso passo Bernina e Saint Morittz. Il passo del Bernina si rivela l’atra attrazione del giro, insieme al Gavia è il passo più panoramico visto in giornata da cui si può ammirare il ghiacciaio.





Dopo un paio di foto, si proesgue verso Saint Moritz, le strade diventano meno impegnative e bisogna prestare attenzione ai limiti di velocità svizzeri, da quelle parti sono molto fiscali.
Arrivati a Saint Moritz si può ammirare il lago di fronte alla famosa località sciistica, se riuscite e vi piacciono le località vip potete fare un giro a Saint Moritz. Altrimenti proseguite costeggiando il lago in direzione Maloja per rientrare in Italia.
Arriva quindi l’ultimo passo della giornata, il Maloja. Una serie di curve strettissime vi accompagna verso Chiavenna. Posto ideale per cena dove poter degustare un piatto di pizzocheri.
L’ultimo tratto scorre via tranquillo, passando da Colico e riprendendo la Milano Lecco.


1 commento:

  1. Grande Bruno! Foto bellissime! E pensa che col Pippo avresti sbagliato strada! ahahahahahahahahahaha

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